Shakti indica la capacità creativa, l'energia divina personificata. Per questo è riferita alla sfera del femminile, seppur contenga in sé infinite sfaccettature. Ogni cosa per essere in armonia deve avere un buon equilibrio tra principio maschile e femminile, che sono insiti in tutto. Shiva (maschile) e Shakti (femminile), quindi, sono indissolubilmente legati e presenti in tutte le cose. La parte definita femminile è legata alla notte, all'intimità, al prendersi cura, al silenzio, all'accudimento. Il maschile è ciò che è solare, forte, proiettato verso l'esterno, ciò che riguarda il difendere e il combattere. In questo momento la società ci spinge all'esteriorità, al mostrarci, a dare importanza a ciò che gli altri pensano di noi, più che al raccoglimento ed alla riflessione. Ci insegnano a fuggire, o meglio a ignorare, la notte (intesa come il lato nascosto, il sotterraneo, che si manifesta molto spesso come crisi). In questo modo perdiamo il nostro equilibrio in favore di qualità più maschili. Coltivare le nostre qualità  "lunari", ritrovando quello spazio in noi dove fermarci e riflettere, prenderci cura, abbracciarci, ci aiuta a ristabilire questo equilibrio (e questo in realtà vale sia per gli uomini che per le donne).

Metterer in luce queste qualità femminili ci riporta anche al bisogno del sostegno della parte femminile della società, di una comunità che ormai si è persa, almeno per la maggior parte di noi. Ritrovare in noi la forza delle nostre antenate, sia di chi abbiamo conosciuto, sia di chi non abbiamo incontrato, genera un senso di sicurezza, di protezione. Una parte di loro è in noi e di questo dobbiamo essere consapevoli e grate. Dentro di noi c'è una saggezza ancestrale che deriva dal cammino dell'umanità e dall'esistenza delle donne e degli uomini della nostra famiglia. E comunque sia in queto momento la nostra famiglia vivente, dobbiamo tener presente questa antica forza immensa, per farvi appello ogni volta che ne sentiremo la necessità, come nei momenti di trasformazione della nostra vita (e nella vita di una donna sono tantissimi), o nei momenti di crisi (che a guardarli bene e a viverli bene sono una benedizione!).

Alla pratica è associata la forza di Svadhisthana chakra, il secondo chakra, la fluidità, l'acqua, che ci insegna a scivolare tra gli eventi della vita senza perderci, adattandoci alle necessità, pur restando fedeli a noi stesse.

Per sostenere l'energia femminile ti consiglio oli come il gelsomino, la rosa, l'ylang ylang, ma anche la cannella che stimola il calore, il sandalo per il raccoglimento o il vetiver,  l'olio della tranquillità, della trasformazione, della sessualità.

Una buona miscela potrebbe essere questa: 3 gocce di olio essenziale di rosa, 5 gocce di olio essenziale di ylang ylang, 5 gocce di vetiver.

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